Convegno Interplanetario Pace e Amore

PACE E AMORE
PRIMO CONVEGNO INTERPLANETARIO DEI MAESTRI DELL’EVOLUZIONE UMANA

Sicuramente è stato l’evento più sensazionale dell’intera storia dell’umanità: un incontro niente di meno che di tutti i Maestri che da decenni ( molti decenni!), lavorano strenuamente, con centinaia di discepoli, perché l’umanità progredisca verso quegli obiettivi comuni di pace, amore e illuminazione spirituale.
Un enorme salone il cui unico precedente, in quanto a dimensioni, è stato quello di Monaco, in occasione dell’esecuzione della sinfonia dei mille di Mahler, fu fatto costruire dagli organizzatori per accogliere le decine di maestri rigorosamente scelti in base al loro livello di illuminazione spirituale e le migliaia di discepoli giunti da ogni parte del pianeta.
L’atmosfera , quella domenica mattina, era impressionante: suoni paradisiaci e profumi mai odorati sino a quel momento, si diffondevano in tutta la sala dove si accalcavano i discepoli in attesa del loro maestro e degli altri maestri che tutti erano curiosi di conoscere, anche se con un certa aria di sufficienza poiché ognuno riteneva il proprio maestro superiore a chiunque. In attesa dell’ingresso dei maestri solo un piccolo incidente turbò la sorprendente convergenza spirituale. Un gruppo di una decina di allievi del maestro africano Burùn Burundòy, infatti, tutti effigiati con un pendente al collo con l’immagine del maestro intagliata su legno, entrò danzando al suono di sgraziati tamburi e gridando a voce spiegata “Burùn Burùn Burùn, grande come te non c’è nessùn !!” Gli organizzatori, sconcertati da quell’orribile caciara che turbava il sacro momento in cui i maestri dovevano fare la loro apparizione, non esitarono a zittirli a cazzottate e a sfasciare i loro tamburi, seguendo l’esempio del Cristo che caccia i mercanti dal Tempio.

L’intenzione degli organizzatori era di far confluire, in una sublime convergenza, tanta saggezza e tanta luce. Si voleva donare al mondo intero una conoscenza straordinaria della Verità attraverso le tavole rotonde cui partecipavano i Maestri. Poi ci sarebbero state le domande del pubblico selezionato. Potevano rivolgere domande ai maestri , infatti, solo coloro che erano nella condizione di pre- illuminazione attestato dalla certificazione SMIP (Società Mondiale Illuminati e Pre- illuminati).

La presentatrice, una donna alta e avvenente, con voce tremante per la commozione, avviò la presentazione dei partecipanti alla prima Tavola rotonda:

Burùn Burundoy che con le sue danze tribali, senza spreco di parole ( nessuno lo aveva mai sentito parlare; emetteva infatti soltanto sacri suoni) riproduceva il movimento dell’Universo.
Era un omone nero piuttosto grasso che indossava solo una gonna di fili di raffia (e si vociferava che non indossasse biancheria intima …)

Emilio Fonte ,sudamericano, scopritore della numerologia divina; essendo la reincarnazione di Pitagora, aveva continuato l’opera del grande filosofo dell’antichità, scoprendo con certezza che Dio non pensa come noi ma pensa soltanto dei numeri a cui corrispondono tutte le cose. Se si scopre a quale numero corrisponde la propria persona, si entra nella mente divina e , ovviamente ci si illumina . Era un vecchietto di poco meno di 100 anni un po’ tremante, con una lunga barba bianca e un’aria di chi la sa lunga.

Salvaciòn Gomez de Rosa, andalusa, creatrice del Sistema “Sole luminoso”, che integrava danze, meditazioni con la conoscenza ultima della Verità. La sua età era incerta: poteva avere dai 95 ai 115 anni, ma si muoveva, salendo sul palco, con certa scioltezza se non fosse stato per l’impaccio che le dava il tubicino della flebo a cui era attaccata necessariamente. Viaggiava sempre accompagnata da una donna dai capelli arruffati e il volto scuro che oltre a manovrare il carrello cui era appeso il medicinale, ogni tanto sussurrava all’orecchio della maestra qualcosa di sgarbato a giudicare dalle espressioni del volto delle due donne.

Padre Kurt Freillander, di origini teutoniche, famoso per aver inventato il Planetarium interpersonale: secondo lui ogni essere umano è l’incarnazione umana di un qualche pianeta dell’universo che se non trova la sua collocazione nel sistema stellare a cui appartiene, soffrirà la condizione di chi non è nessuno.

Susette Kristall autrice di numerosi libri sul pensiero convergente e guida spirituale di migliaia di discepoli: era convinta che grazie alla sua missione sulla Terra, l’umanità avrebbe riconosciuto la Verità Unica. Era una bella donna sulla settantina, molto elegante con uno sguardo allo stesso tempo sprezzante e amorevole verso tutti gli astanti su cui il suo sguardo si degnava di cadere.

A completare i partecipanti della prima tavolo rotonda c’era poi, nientedimeno che Thomas Ollert , americano doc, che solitamente riuniva e “risvegliava” migliaia di ascoltatori, in grandi teatri, che ascoltavano estasiati ed eccitati la sua grande scoperta riassunta dal titolo del suo libro di successo “Vivi per vivere” .

“Per cominciare direi di dare la parola a Susette Kristall – disse l’avvenente presentatrice-
che esordì con voce cadenzata e tranquilla :

“Il mondo è molto malato, l’egoismo e l’ignoranza governano sovrani….”

“Bella scoperta! Lo dicevo io 50 anni fa ! e poi perché deve cominciare proprio lei che non ha mai capito un fischio, non conosce neanche Sole Luminoso!” bofonchiò l’anziana Salvaciòn Gomez de Rosa- non conscia del fatto che avendo il microfono attaccato al collo, tutti poterono ascoltare quel che sussurrava tra i denti di una malferma dentiera. L’assistente infermiera immediatamente la strattonò per un braccio e con sguardo infuocato l’insultò con un epiteto andaluso.

Senza che Susette avesse il tempo di riprendere si udì una tuonante voce da basso profondo che salmodiò “HUU Ka BUUU ! “ Era ovviamente Burùn che inoltre accompagnava quell’arcana esclamazione battendo ritmicamente i pugni sul tavolo; al che la vecchia Salvaciòn cominciò ad agitarsi al ritmo di Burun e quasi le si staccava l’ago della flebo se non fosse intervenuta la sua accompagnatrice che afferratala per la gola le gridò “stai ferma vecchia maledetta! “ e a bassa voce “ Non ti sopporto più!”

Evidentemente imbarazzata la moderatrice invitava con gesti garbati e parole accorte a riprendere un civile dialogo mentre Emilio Fonte con tono di disprezzo esclamò “Settecentoquarantadue !!”

A questo punto si udì un vociare del pubblico da cui emergevano precise esclamazioni.

Pubblico:
“ Fate tacere quella vecchiaccia”
“Burùn, Burùn Burùn come te non c’è nessùn”
“ 564 – 5- 82”
“ Viva Sole Luminoso”

Calmatasi l’agitazione anche grazie alle manganellate dei tutori dell’ordine, la presentatrice restituì la parola a Susette che continuò con voce decisa e ferma :

“Dicevo allora che il mondo è molto malato, l’egoismo e l’ignoranza governano sovrani…”

“perché tu non vivi per vivere! Perciò il mondo va così male!” Interruppe con voce calma , profonda e compiaciuta Ollert.

“321- 4 -72- 101” Replicò con sufficienza Emilio Fonte lisciandosi la lunga barba.

Pubblico:
“321 – 4 – 72 – 101”
“Viva Sole Luminoso !”
“ Ollert, Ollert !”
“Burùn, Burùn Burùn come te non c’è nessùn”

L’agitazione era palpabile e la moderatrice invitando la Kristall a proseguire cercava, con sguardo implorante di zittire gli altri e ci riuscì per alcuni secondi: il tempo che Susette riprese con tono, questa volta, un po’ indispettito:

“Allora! stavo dicendo che il mondo è molto malato, l’egoismo e l’ignoranza governano sovrani…

Ma neppure questa volta poté continuare. Emilio Fonte, infatti, sicuro del fatto suo interruppe:

“2- 666-33- 29” numeri che subito i suoi scaltri discepoli poterono tradurre come : “ma perché diavolo ripete queste cazzate!”
L’intervento numerologico di Emilio autorizzò, in qualche modo, gli altri illuminati a non esser da meno e intervenire, con grande tifoseria del pubblico:
Salvaciòn : “Se non si fa Sole Luminoso, non c’è via di salvezza!!”
Ollert: “shut up, stupid old woman !”
Padre Kurt: Qui non si va più avanti se non facciamo una planetometria interrelazionale ancestrale, che Dio sia lodato !
Burùn: HOUOUO BATU’ TA TA TA

A questo punto Susette, abbandonando il suo consueto melenso sorriso, rossa in volto, con rabbia urlò: “¡Fick euch selbst, ihr bloede Arschlocher“!

Solo Padre Kurt conosceva il tedesco e lo si vide fare il segno della croce tre volte !

L’atmosfera creatasi nella tavola rotonda che, in verità era rettangolare, si propagò con forza al pubblico che, in spasimi di tifoseria per il loro maestro, non si fecero scrupolo di inveire gli un contro gli altri e poi passare alle mani.

I seguaci di Burùn, i meglio messi fisicamente, presero d’assalto i mansueti discepoli di Ollert che, tradendo il messaggio del maestro, non avrebbero voluto, in quel momento “vivere la vita”. E poi ci fu lo scontro mitico tra i proseliti di Salvaciòn contro le squadre riunite dei fedeli del numerologo Fonte e degli indiavolati discepoli di Padre Kurt: ne uscirono tutti abbastanza ammaccati.

La presentatrice aveva ormai già da un bel po’ abbandonato la sala temendo di essere coinvolta nella rissa e conseguentemente le si scompigliasse l’acconciatura; e gli organizzatori che erano seguaci di uno dei maestri, si buttarono nella mischia, e non si capì più niente, e nessuno si rese conto che la rissa si era propagata al palco sul quale i grandi maestri se la davano di santa ragione. I tutori dell’ordine, d’altra parte, eccitati cominciarono a manganellare alla cieca a chiunque si trovavano davanti.
Non si saprà mai chi chiamò i medici le ambulanze; forse la stessa presentatrice che tornata in sala, scortata da due allievi di Burùn, salì sul palco dove ancora ansimavano i maestri stremati dalle botte (tranne Burùn che, focoso più che mai, immobilizzava tenendoli per la gola, da una parte Ollert, e da un’altra il povero Padre Kurt, bianco come un cencio). E, dopo un breve imbarazzo, con tono compiaciuto disse:
“ Che energia !!! La sentite tutti ??”