La lettura…insostituibile per la nostra crescita intellettuale e affettiva

Esercizio:
stralcio di testo da: Dalla parte di Swann di M. Proust

E’ nel mese di Maria che ricordo di aver cominciato ad amare i biancospini. Presenti non solo nella chiesa – così santa, ma nella quale avevamo il diritto di entrare – , posati persino sull’altare, inseparabili dai misteri alla cui celebrazione prendevano parte, essi insinuavano tra candelieri e vasi consacrati i loro rami che si tendevano, ciascuno connesso orizzontalmente all’altro, in un assetto festoso, resi ancor più sontuosi dai festoni del loro fogliame sul quale erano sparsi a profusione, come su uno strascico nunziale, mazzolini di boccioli d’un candore abbagliante.. Senza osare guardarli se non di sfuggita, io avevo tuttavia la sensazione che quegli arredi sfarzosi fossero vivi e che la natura stessa, frastagliando in quel modo le foglie e aggiungendovi l’ornamento supremo di quei boccioli bianchi, avesse reso la decorazione degna di quella che era ad un tempo una festa popolare e una solennità mistica. Più in alto, qua e là, s’aprivano con grazia noncurante le loro corolle, trattenendo così sbadatamente, come un ultimo, vaporoso paramento, il fascio di stami, sottili come fili della Vergine, dal quale erano tutte avvolte, che nel seguire, nel cercar di mimare dentro di me il gesto della loro fioritura, io l’immaginavo come il volgere di testa rapido e sventato, con sguardo civettuolo, con affilate pupille, di una bianca fanciulla distratta e viva.