L’incubo di San Pietro

Il vaccino in Paradiso

Quella sera san Pietro, il buon guardiano del Paradiso, non era dell’umore giusto e stentava ad addormentarsi. Pensava con dolce nostalgia e rammarico, allo stesso tempo, ai bei tempi andati quando il timor di Dio era sentito fortemente dalla razza umana alla quale era appartenuto. E pensava con raccapriccio e un certo disgusto ai tempi che corrono e alla dissoluzione di quei valori che il suo Capo aveva enunciato sulla terra. Ed era assai preoccupato soprattutto per Lui: l’Onnipotente.
Chi segue queste cronache sa bene che, lungi dall’essere sempre buono e comprensivo, Lui spesso si arrabbiava. Soprattutto sembrava tormentato dal solito dubbio: sarà che la creazione dell’essere umano, su di un pianetino insignificante del suo smisurato regno, sia stata un fallimento? Non avrebbe potuto prevedere con la sua onniscienza, pensava Pietro, che un essere anomalo nell’universo, avrebbe potuto mettere in crisi la bontà di tutta la sua creazione? E non sono bastati i castighi divini che da sempre scatenava sugli umani per cercare di riportarli sulla retta via. A tal scopo aveva sacrificato persino il Suo figlio unigenito in una missione che avrebbe dovuto istruire gli umani all’amore e alla fratellanza, con quel tragico finale che aveva solo indispettito la sua preziosa progenie che trovava ogni pretesto per allontanarsi dalla Sua destra, dove avrebbe potuto risiedere per l’eternità. Nessuno lo doveva sapere ma era ormai vox populi, ovvero vox santorum, che il Salvatore, temeva la vicinanza col Padre nel timore che gli venisse la balzana idea di rispedirlo sulla terra per un secondo tentativo di redenzione della specie umana. In realtà il buon portiere del Paradiso, era al corrente che qualche santo, incline agli inciuci, e non faccio nomi per timor di dio, commentava quella missione di duemila anni orsono come fallimentare poiché col passar dei secoli non solo Egli non aveva salvato l’umanità dalla cattiveria, dalla crudeltà e dall’egoismo, ma sembrava che le cose andassero sempre peggio. Ed ora si era toccato il fondo della umana miseria di spirito. I bei tempi degli eretici, degli anticristi e delle eresie era tramontato e non c’era più nessuna tortura dell’inquisizione, nessun rogo salvifico che potesse porre rimedio al nuovo disastro dell’umanità: il Covid 19, una stupida malattia che in quanto ad effetti è peggio delle peggiori pesti che colpirono il pianeta. E non certo per il danno alla salute degli abitanti del pianetino, meritevoli di punizione divina, quanto per il fatto che quel miserabile virus era stato divinizzato, era diventato il nuovo dio adorato da tutta l’umanità. Lo smacco che sorprendeva e indignava la corte paradisiaca, e Lui stesso, era inaccettabile!
Le guerre di religione, tanto utili per ravvivare la fede dei belligeranti, erano finite e le chiese di tutto il mondo si erano trasformate in templi della nuova religione. Quale orrore invase il paradiso quando invece del benedetto crocifisso, sugli altari delle nuove chiese, non solo cristiane, venne messa una stupida palletta con escrescenze rossicce e milioni di persone in adorazione. I vecchi sacerdoti della Vera Religione, si erano convertiti immediatamente ma dovettero cedere il loro ruolo di guide spirituali ai nuovi sacerdoti che predicavano, non più dal pulpito, ma dalla malefica televisione. I pochi eretici furono presto stanati e imprigionati e sembrava essere tornati al medio evo quando davvero la religione contava ed era la cosa più importante… non come ultimamente quando era evidente che nessuno si interessasse molto a un qualsiasi dio.

Con raccapriccio ascoltava San Paolo il quale cosa non si fece uscire di bocca! parole infuocate: “lo dicevo io, da duemila anni, che un Dio solo buono e caritatevole non serve a niente! Dio deve essere cattivo come lo era nell’antico testamento, deve avere il polso fermo e castigare e mostrare il suo volto furioso e vendicativo….” San Tommaso sembrava anche lui condividere le imprecazioni di Paolo e con sottili dimostrazioni psicologiche e teologiche, che Pietro, da umile pescatore non capiva, riteneva del tutto naturale che gli uomini avessero scelto come il loro dio una malattia che semina morte : ”abbiamo troppo insistito- diceva il saggio della cristianità- sulla vita eterna, sulla resurrezione e altra roba sdolcinata da favolette per bambini. La morte è quella che tira! Bisognava continuare a puntare sulla morte come quando fu scelto come nostro simbolo uno strumento di tortura e di morte!” E Paolo concludeva: “ lo potevamo capire prima, dall’epoca di Hitler e Stalin, che la tendenza era questa, e che prima o poi il dio degli umani sarebbe stato un perfido seminatore di morte e soprattutto di paura.”
“L’inferno non spaventa più; nessuno ci crede, mentre il nuovo inferno degli ospedali in cui sono spedite migliaia di persone dai malefici nuovi sacerdoti, rumoreggia di alte grida e tragica sofferenza, e spaventa per davvero !” concludevano i due colti Santi.

Insomma questo era il clima di turbamento che Pietro assorbiva nelle dimore paradisiache. Anche i santi meno intelligenti capivano che la situazione era grave e non solo perché una sola nuova religione ne aveva soppiantato centinaia di antiche, ma ancor più perché aveva risvegliato l’ira del Salvatore, come ai vecchi tempi, quando scacciò i mercanti dal tempio. Egli non poteva proprio digerire il plagio ai suoi danni che quei sedicenti farabutti dei nuovi sacerdoti avevano messo in scena. E cioè si erano inventati anche loro il Messia, il Salvatore, un dio d’amore e di guarigione: il Vaccino, figlio della palletta colorata adorata sugli altari. Pareva che fosse andato dal Padre per invocare aiuto o meglio vendetta: un asteroide impazzito scagliato sulla terra, una vera epidemia seria e mortifera per davvero o altre punizioni degne di un cotale affronto!
Vedere l’Onnisciente davvero turbato era insopportabile: sembrava che non si aspettasse nulla del genere. Ultimamente era spesso distratto e non poteva stare tutto il tempo a considerare tutto quello che, con la sua onniscienza, poteva sapere e vedere in anticipo.
Proprio come nell’alto medio evo la gente non parlava altro che del nuovo salvatore, e delle estasi mistico erotiche che gli abitanti del pianetino sperimentavano quando veniva loro inoculato il siero salvifico, evidente plagio della sacra comunione, secondo il giudizio della famiglia reale.
E fu Maria Maddalena che dall’alto delle sue esperienze sensuali, ormai sublimate dalla santità ottenuta da una certa amicizia con il Figlio, su cui i più pettegoli dei santi sparlavano a sproposito, ebbene fu lei che fece capire ai suoi coabitanti paradisiaci che gli impostori della nuova, universale religione erano stati ben più furbi del nostro Salvatore che aveva concepito la salvezza “via orale” anche se con qualche accenno cannibalesco, attraverso la comunione. I creatori del dio Covid invece avevano concepito una reale penetrazione nel corpo dei credenti della salvezza “vaccinale”, per usare un aggettivo che veniva usato da ignoranti giornalisti. Ogni allusione al suo passato era, da parte della Maddalena, lasciato intendere con pudica riservatezza.
E inoltre i guai, come si sa, non vengono mai soli….
Tutti i santi che avevano trascorso la loro breve esistenza in carne e ossa sul pianetino, non erano insensibili a quanto continuava ad accadere all’umanità e ne erano in qualche modo condizionati.
Il bisbiglio dell’umanità era diventato un coro a 5 miliardi di voci che sussurravano, esclamavano, gridavano, enunciavano con pacatezza o stridevano istericamente il cui testo era ossessivamente uguale in tutto il mondo: “Ho fatto la prima dose; il 27 devo fare la seconda”, “Sto aspettando che mi chiamino per la seconda dose”; “ma tu hai fatto l’Astra Zeneca?” ; “Ti sei vaccinato tu?”, “Pfizer o Moderna?“; “venerdì mia madre si vaccina!” ed altre variazioni sul tema, di poco diverse da queste dette. E che dire poi dei festeggiamenti, come quando si facevano le prime comunioni, con banchetti e regali, per chi aveva ricevuto la seconda dose . Le foto dei toccati dalla salvezza erano ostentate con impudica mancanza di riservatezza. Il sesso perdeva sempre più attrattiva a favore della penetrazione dell’ago nel braccio divenuto erogeno e mistico allo stesso tempo.
Colpiti dal fascino di tutto ciò, i santi, che in realtà avevano rinunciato al sesso da centinaia o migliaia di anni, si fecero venire qualche prurito che la famiglia Reale vedeva con preoccupazione. I Santi si erano dunque spaccati in due fazioni: quelli che pretendevano anche loro di essere vaccinati visto l’alto numero di vecchietti morti per covid arrivati in paradiso, e potenzialmente infettivi, e altri che ritenevano questa richiesta come un alto tradimento alla corona, cioè a Lui e la sua Sacra Famiglia. Si rischiava uno scisma in Paradiso. Già il Papa di Roma correva voce che si fosse convertito anche lui alla nuova religione e si diceva si fosse sottoposto anch’egli al rito dell’ago nel braccio. Ma adesso anche i santi!!! Senza contare che, anche a volerli accontentare, bisognava creare vaccini per anime senza corpo. Ma san Cosma e Damiani, passati dichiaratamente alla nuova religione, assicuravano che le case farmaceutiche terrestri, se ben pagate, potevano realizzare un vaccino per santi e beati. Ero solo questione di soldi e certo al Signore non mancavano risorse dopo millenni di governo universale.
Un pandemonio insomma; e c’era ben da credere, come opinava San Giorgio, che ci fosse proprio il suo zampino: il diavolo insomma! Il vitello d’oro dell’antico testamento, era stato un esercizio preparatorio a questo grande divino colpo di stato.
Bisognava subito entrare in azione.
A questo punto il sogno di San Pietro diventò turbinoso e spaventevole: schiere di angeli trafitti da forchettoni di orribili diavoli che schiamazzavano con ghigni agghiaccianti. La mura della dimora Divina che cedevano sotto l’assalto di zombi dalle orribili e deturpate facce e soprattutto una terrificante pioggia di pallette con escrescenze rosse che, laddove cadevano, producevano morte e scompiglio. Un forsennato gruppo di diavoli, marchiati a fuoco con una “P” sulla fronte, con un osceno sesso in erezione e una siringa nella mano, inseguivano arcangeli svolazzanti e terrorizzati. Qualcuno di loro veniva colpito dalla siringa e precipitava giù verso l’inferno. E poi i sacerdoti della nuova religione: veterinari, insettologi, infermierine di ospedali di provincia che irrompevano nell’emiciclo dei beati per occupare le panche dove essi risiedevano da secoli.
A questo punto San Pietro si risvegliò, madido di sudore, esclamando: “E’ solo un incubo! Che sollievo!” Si girò nella soffice nube dove era adagiato ma immediatamente trasalì terrorizzato: un orribile viscido diavolo con due siringhe nelle due grinfie, ghignando, gli chiese: “Pfizer o AstraZeneca?